Mercato Azionario
600 miliardi
di dollari: quale società potrebbe raggiungere questo traguardo?
31 agosto 2021
Le valutazioni di mercato
Perché le valutazioni di mercato cambiano così rapidamente?
Il mercato è un ambiente complesso, le cui condizioni interne ed esterne mutano in maniera repentina. Allo stesso modo, le opinioni degli operatori di mercato sono soggette a molta volatilità, specie nei momenti di incertezza economica come quello causato dagli eventi del 2020.
È per questo che non è possibile prevedere con precisione l’andamento dei mercati né nel breve né nel medio o lungo termine. Tuttavia, come scrisse (forse) Mark Twain: “La storia potrebbe non ripetersi, ma spesso fa rima.” Comprendere alcuni aspetti dell’ambiente finanziario quando le maggiori società hanno raggiunto delle milestone di capitalizzazione, ossia di valore complessivo attribuito all’azienda dal mercato in un determinato momento, può essere utile per capire le dinamiche delle valutazioni di mercato, e questo è proprio l’obiettivo di questo articolo.
Una interessante pubblicazione di fine 2020 di Morgan Stanley Research mostra dati significativi su Apple, Amazon e Tesla nei momenti in cui hanno raggiunto la soglia dei 600 miliardi di dollari di capitalizzazione per la prima volta, rispettivamente nel 2012, 2018 e 2020. Per fini comparativi abbiamo aggiunto anche Google, o meglio le azioni della sua parent company, Alphabet, proprietaria anche di YouTube e Gmail, che ha raggiunto questa soglia nella fine del mese di aprile 2017.
*Nota bene: i dati per Alphabet sono una stima.
- Un report di Morgan Stanley ha analizzato Apple, Amazon e Tesla nel momento in cui hanno raggiunto $600 miliardi di market cap.
- Il P/E Forward dello S&P 500 può dare utili indicazioni per le valutazioni di mercato.
- Attualmente, solo 9 società di cui 7 USA hanno una capitalizzazione maggiore di questo valore.
- Nell’articolo vediamo Visa, NVIDIA, Walt Disney e ASML. Potranno raggiungere questa cifra?
Dalla tabella si può osservare che Tesla è stata, al momento del raggiungimento della soglia dei 600 miliardi di market cap, la società più piccola in termini di EBITDA e fatturato, seguita, in termini di quest’ultimo parametro operativo, da Alphabet, Apple e Amazon. In termini di EBITDA, la società con il multiplo più basso rispetto alla capitalizzazione al momento del raggiungimento dei 600 miliardi è stata invece Apple, con un valore pari a 8,10x, rispetto a circa 18x per Alphabet, 21,4x per Amazon e di oltre 58x per Tesla. Per approfondire Apple e la sua incredibile e imprevedibile crescita leggi l’articolo di giugno 2021 pubblicato su Nabila.
Bisogna comunque sottolineare che anche le valutazioni medie del mercato (S&P Forward P/E) sono state molto diverse, con un P/E aumentato del 75% dal 2012 al 2020 per l’indice S&P 500, il che ha certamente contribuito alla “generosità” di questa valutazione.
La narrativa di mercato gioca un ruolo importante nel determinare le opinioni e le decisioni degli operatori. Essa si basa sulla formazione continua di sentimenti differenti negli animi degli investitori, e può essere costruita su tematiche emotive, logiche o basate sulla credibilità della fonte delle notizie. Osserviamo alcune tematiche trattate sul Financial Times intorno ai giorni in cui Apple, Amazon e Tesla hanno raggiunto per la prima volta i 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
- Apple: (agosto 2012) in quei giorni sul Financial Times si parlava, nella sezione World, di un piano economico di rilancio del Brasile da 66 miliardi di dollari, di conflitti in Siria e Iran e di strette nelle relazioni economiche tra Cina e Stati Uniti.
- Amazon: (gennaio 2018), si parlava di nuovi record negli investimenti in Francia, della Brexit e del fatto che il patrimonio gestito degli hedge fund quant avesse raggiunto i 1000 miliardi di dollari.
- Tesla: (dicembre 2020): nella homepage si parlava di vaccini e della situazione dei contagi, ancora della Brexit e del crescente numero di IPO negli Stati Uniti, che ad alcuni ricordava la fine degli anni ’90, durante il periodo subito precedente allo scoppio dello scoppio della bolla Dot-com.
Tutte le notizie, anche alcune apparentemente poco importanti, giocano un ruolo fondamentale nell’influenzare le aspettative degli operatori di mercato. Quando si osservano i rendimenti passati di un asset, è importante contestualizzarli nel loro periodo, sia dal punto di vista delle notizie che delle stesse valutazioni di mercato in termini di multipli e della situazione macroeconomica.
Il confronto
Tra le società con capitalizzazione più alta, ecco quattro esempi di imprese con valutazione minore di 600 miliardi di dollari ad agosto 2021: Visa, NVIDIA, Walt Disney e ASML. In questo periodo, il rendimento a 10 anni dei Treasury USA e l’Equity Risk Premium sono stati pari a 1,18% e 5,50% rispettivamente.
Clicca sui nomi delle società per conoscere rapidamente i loro business.
Visa è una delle più importanti società di tecnologie di pagamenti digitali al mondo. Quando pensiamo alle carte di credito, pensiamo subito a Visa, sebbene essa non gestisca direttamente le carte, ma la rete di pagamento su cui queste si appoggiano. Opera in più di 200 Paesi e gestisce, insieme alle società controllate, la rete VisaNet, una delle più popolari non solo negli Stati Uniti ma anche nel resto del mondo. Escludendo il mercato cinese, Visa ha una quota di mercato nelle carte di debito e di credito pari al 60%. Le società concorrenti in questo ambito sono Mastercard, American Express, Capital One o Discover ma anche società come PayPal o UnionPay International. Visa è molto attiva anche sul piano M&A: solo nell’ultimo trimestre ha acquistato l’europea Tink AB, una piattaforma di open banking, per 1,8 miliardi di € e l’inglese The Currency Cloud Ltd per circa 700 milioni di £.
Come fa Visa a fatturare?
Per l’ultimo anno fiscale terminato il 30 settembre 2020, Visa ha riportato un fatturato di 28,5 miliardi di dollari, al lordo di 6,7 miliardi di incentivi. Il fatturato netto è stato dunque pari a 21,8 miliardi di dollari. Le entrate maggiori (11 miliardi di dollari) derivano dal segmento Data Processing, ossia i processi di pagamento e accesso al network VisaNet, categoria seguita da Service (9,8 miliardi), International Transaction (6,3 miliardi) e Other (1,4 miliardi).
Ciò che colpisce davvero di Visa sono tuttavia i suoi altissimi margini: dal 2016 al 2020 ha mantenuto un rapporto EBITDA/fatturato compreso tra il 50% ed il 72%, contro una media del 23,15% per l’S&P 500, secondo CSIMarket.
NVIDIA è una società famosa in tutto il mondo per la progettazione di GPU (Graphics Processing Unit) e altre componenti altamente tecnologiche per la computazione. Le unità GPU sono state inventate proprio all’interno di NVIDIA nel 1999, e da allora la società si è posta come leader di mercato per il visual computing, ossia l’ambito computazionale cui spetta l’elaborazione dei dati e la relativa trasformazione in grafiche in tempo reale ad alta definizione. Inizialmente, questa potenza di calcolo era stata progettata soprattutto per il gaming, ma con la rapida evoluzione nelle tecnologie disponibili, NVIDIA ha (ben) pensato di espandere le funzionalità dei suoi prodotti anche ad AI, machine learning e deep learning, servizi cloud, ricerca scientifica, simulazioni fisiche e elaborazione di enormi quantità di dati. Dei 500 maggiori supercomputer nel mondo, 8 dei primi 10 e il 70% del totale utilizzano componenti NVIDIA.
Oggi i segmenti in cui opera il business sono principalmente due: Graphics e Compute & Networking. Il primo riguarda non solo i videogiochi, ma anche l’elaborazione grafica 3D da software aziendali in vari ambiti, ad esempio quello industriale e dell’automotive. Il secondo segmento include, tra l’altro, piattaforme e sistemi per data center, soluzioni per robotica e intelligenza artificiale per la guida autonoma. Il settore di NVIDIA non è facile da aggredire per i concorrenti o potenziali entranti, poiché richiede molti investimenti per l’installazione di impianti e l’assunzione di personale altamente qualificato a causa dell’elevata complessità tecnica. NVIDIA, infatti, ha bisogno di molti ingegneri e manager e ha speso decine di miliardi di dollari in ricerca e sviluppo per arrivare alla sua posizione competitiva. Il salario medio annuo dei dipendenti di questa società è di oltre 140.000 dollari secondo Payscale (2021).
Tra le società con le quali NVIDIA compete in uno o più ambiti vi sono AMD, Intel, Xilinx, Qualcomm, ma anche Samsung, Tesla, HP e Cisco.
The Walt Disney Company è uno di quei nomi che viene immediatamente associato a specifiche emozioni, portando ad un temporaneo stato d’animo caratterizzato dalla spensieratezza di un bambino. Oggi la società opera in maniera diversificata in vari segmenti:
- Media Networks: grazie alla proprietà dei canali e delle trasmissioni Disney, ESPN, Freeform, National Geographic, ABC, A+E (di cui possiede il 50%). In questo segmento, il fatturato deriva dal licensing e distribution dei contenuti e dalla pubblicità.
- Parks, Experiences and products: che include I numerosi parchi a tema sparsi per il mondo, nonché la vendita di merchandise associato ai personaggi Disney. Questo è stato il segmento maggiormente impattato nel 2020 dal COVID, con chiusure prolungate dei maggiori parchi.
- Studio Entertainment: comprende la scrittura e lo sviluppo di film, sia attraverso il marchio Walt Disney che tramite le controllate Twentieh Century Studios (prima 21th Century Fox), Marvel, LucasFilm, Pixar, e Bluesky.
- DTCI (Direct to Consumer and International): questo è il segmento cui stanno più attenti gli investitori growth, le cui operazioni più significative includono Disney+, ESPN+ e Hulu.
Quello che ha sorpreso positivamente gli investitori negli ultimi tempi è stato certamente Disney+, il servizio di Streaming Video on Demand che conta su più di 11.700 episodi e 700 film originali. Lanciato nel novembre 2019 negli USA, il servizio è stato poi distribuito anche in Europa, Asia e America Latina. Disney+, il cui costo varia da Paese a Paese (in Italia 8,99€/mese), è stato scelto da oltre 100 milioni di utenti, il che genera per la società un interessante cash flow.
ASML è una società olandese di progettazione e produzione di macchinari litografici e altre tecnologie avanzate per la produzione di chip e semiconduttori.
È un’azienda unica al mondo, poiché si trova “in cima” alla catena del valore del settore dei semiconduttori. La sua incredibile quota di mercato ha sfiorato l’80% nel 2020 per il settore di macchinari litografici nel suo complesso, arrivando anche a 100% per tecnologie EUV. Le sue rivali sono Nikon e Canon, ma ASML si trova in una posizione di notevole vantaggio competitivo, considerato il suo potere sui prezzi e che si trova in un’industria in crescita. Secondo Fortune Business Insights, il mercato globale dei semiconduttori dovrebbe crescere ad un ritmo di quasi il 9% annuo fino al 2028, arrivando ad un valore complessivo di oltre 800 miliardi di dollari. Un’altra caratteristica della società è la sua apertura verso l’esterno. Nell’ultimo decennio, ha stabilito partnership strategiche con i suoi clienti per un più rapido sviluppo di nuovi macchinari. Tra queste partnership sono incluse quella con Intel, Samsung e TSMC, che hanno contribuito con oltre 1,4 miliardi di dollari in cambio del 25% dell’equity, porzione che è poi stata gradualmente ridotta ma che ha lasciato una notevole impronta innovativa.
ASML gode quindi di una posizione unica all’interno di un ambiente altamente competitivo. Inoltre, attira anche l’attenzione dei mercati poiché facente parte non solo dell’indice nazionale olandese, ma soprattutto del Nasdaq: è anche per questo motivo che si trova in oltre 830 portafogli di investitori istituzionali. Ciononostante, quello della società con sede nei Paesi Bassi è un business non facile da condurre: basti pensare che per le sue componenti altamente tecnologiche ha dovuto stabilire rapporti contrattuali con oltre 4.000 fornitori in tutto il mondo. Soltanto per trasportare un macchinario finito di assemblare, ASML deve organizzare tre voli cargo.
Mettere a confronto queste società non è facile soprattutto perché appartengono a settori diversi, ma anche per la grande differenza di fatturato e margini di Walt Disney rispetto alle altre. Il gruppo è eterogeneo e la società dell’omonimo fondatore ha sofferto particolarmente nel 2020, registrando un intenso calo del fatturato e dell’utile a causa della chiusura dei parchi divertimento, solo in parte compensata dalle entrate di Disney+. Nonostante il fatturato molto maggiore delle altre società considerate, Disney è quella con l’EBITDA atteso minore (vedi tabella precedente). Proprio per l’impatto negativo che ha subito nel 2020, il suo utile è però quello atteso crescere maggiormente nei prossimi 5 anni, con una crescita annualizzata del 50%.
Al contrario, NVIDIA e ASML hanno beneficiato del loro posizionamento competitivo durante la carenza dei semiconduttori causata dal repentino aumento della domanda di componenti elettronici in seguito alla pandemia e non hanno subito impatti negativi: il prezzo delle loro azioni è aumentato rispettivamente del 119% e 92% nel 2020 e del 58% e 45% nella prima metà del 2021.
Cosa succede se mettiamo a confronto le valutazioni generale di mercato (S&P 500) e il multiplo EBITDA di queste società e quelle che hanno raggiunto questa milestone in precedenza?
Nel grafico osserviamo il multiplo Forward EBITDA (asse orizzontale) di Apple, Amazon, Alphabet e Tesla nel momento in cui hanno raggiunto per la prima volta i 600 miliardi di capitalizzazione rispetto ai valori di Borsa (P/E Fwd S&P 500, asse verticale), a confronto con quelli, a fine agosto 2021, di Visa, Walt Disney, ASML e NVIDIA, rispetto al multiplo P/E Forward dell’indice S&P 500 di questo periodo. Ecco nello specifico i dati di queste ultime 4 società:
Nota bene: i dati per NVIDIA su fatturato, EBITDA e crescita attesa degli utili si riferiscono all’anno fiscale 2021.
Appare subito evidente una correlazione positiva tra il multiplo EBITDA e le valutazioni dell’indice S&P 500 del relativo periodo: il rapporto tra multiplo EBITDA e P/E dell’indice è stato più che proporzionale all’incremento del P/E dello S&P 500 nel tempo. Ciò significa che, da quando Apple ha raggiunto la milestone a quando lo ha fatto Tesla, è aumentato non solo il P/E medio di mercato, ma anche il “premio” relativo in termini di EBITDA attribuito alle società considerate, e quest’ultimo parametro lo ha fatto in maniera proporzionalmente maggiore. La società più allineata linearmente alle altre in termini di questi due fattori è Visa, seguita da Disney, ASML e NVIDIA.
Come si sono evoluti il loro fatturato ed EBITDA dal 2010 al 2020?
Basta osservare questi grafici per avere un’idea delle dimensioni e del margine EBITDA delle società sopracitate.
In ogni caso, non è possibile sapere se o soprattutto quando tali aziende verranno valutate dal mercato 600 miliardi di dollari, poiché, trattandosi appunto di valutazione, bisognerebbe conoscere il futuro sentiment del mercato, formato da tutte le scelte future degli investitori. Un investitore consapevole dovrebbe comunque conoscere i trend e informarsi sulle migliori aziende in cui investire per diversificare al meglio il portafoglio a seconda delle proprie esigenze.
Altre potenziali candidate
Quali altre società potrebbero raggiungere i 600 miliardi di dollari di capitalizzazione?
Prevederlo non è possibile, per le ragioni elencate sopra. Si può però osservare il mercato e i risultati delle società che vengono pubblicati con cadenza trimestrale per vedere quali siano le più grandi in termini di capitalizzazione e di profitti aziendali realizzati. Ecco l’esempio di alcune grandi società statunitensi scelte con due semplici criteri: un EBITDA superiore a 15 miliardi di dollari e rendimento positivo (dividendi inclusi) per il 2020.
Fonti:
- ASML 10k (2020)
- Barron’s
- CSImarket.com
- Disney 10k (2020)
- Financial Times
- Fortune.com
- Fortune Business Insights
- KPMG Equity Market Risk Premium 2021
- LSE blog
- MacroTrends.com
- MacroAxis.com
- MarketWatch.com
- MoffettNathanson
- Moody’s Investor Opinion ASML Credit Opinion (2020)
- Morgan Stanley Research (2020)
- Nasdaq.com
- NVIDIA 10k (2020)
- Paugam, L., Stolowy, H., & Gendron, Y. (2020). Deploying Narrative Economics to Understand Financial Market Dynamics: An Analysis of Activist Short Sellers’ Rhetoric. Contemporary Accounting Research.
- Reuters.com
- Visa 10k (2020)
- Web Archive – Web time machine
- YahooFinance
- YCharts
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