Investimenti
Ark e le grandi idee del 2023: il report “Big Ideas”
6 febbraio 2023
La società di investimento Ark Invest ha da poco pubblicato il suo consueto report “Big Ideas 2023”, nel quale espone le più importanti innovazioni disruptive che possono rivoluzionare la tecnologia e rappresentare una possibilità di investimento.
Cosa è Ark Invest?
Ark Invest è una società di investimento e di ricerca guidata dalla famosa investitrice Cathie Wood. Ark gestisce una serie di ETF attivi (facilmente riconoscibili per i nomi ARKK, ARKQ, ARKG ecc.) con svariati miliardi di asset. La società ha una mission ben chiara: “to deliver long-term capital appreciation by investing in the leaders, enablers, and beneficiaries of disruptive innovation” (ossia “ottenere un apprezzamento del capitale a lungo termine investendo nei leader, promotori e beneficiari dell’innovazione disruptive”). Attraverso i suoi ETF, Ark ha investito nelle più celebri e innovative società disruptive, in primis Tesla, Teladoc, Zoom, UiPath o Nvidia. Come sappiamo, molte società growth come queste impegnate nell’innovazione tecnologica e in altri ambiti innovativi hanno avuto performance straordinarie dopo la pandemia del 2020, ma sono state colpite da crolli altrettanto importanti a partire dalla fine del 2021.
L’ETF più importante di Ark, ARKK (Ark Innovation ETF, con più di $8,20 miliardi in gestione), ha subito un crollo enorme dai suoi massimi, mettendo fine ad un periodo di sovraperformance degli indici azionari. Per questo motivo, molti critici considerano attualmente i fondi di Ark “fuori moda”, e la stessa Cathie Wood viene criticata frequentemente dai media e dagli opinionisti finanziari.
Nonostante questo crollo, Ark Invest rimane una delle società di investimento più importanti e rispettate in ambito di innovazione ed è molto interessante seguire le sue ricerche. Nel suo ultimo report “Big Ideas 2023”, la società di Cathie Wood ha elencato una serie di sviluppi tecnologici che stanno prendendo piede rapidamente. Vediamo la ricerca di Ark su Artificial Intelligence, Criptovalute e Bitcoin, Smart Contract Networks, Precision Therapies e Autonomus Logistics.
Se vuoi leggere il nostro articolo sulle Big Ideas di Ark del 2022 puoi cliccare qui.
Artificial Intelligence: si tratta di un tema sempre più importante, sottolineato non solo da Cathie Wood ma anche da altri grandi investitori. L’intelligenza artificiale sta infatti diventando sempre più importante a livello globale e le grandi aziende stanno investendo pesantemente in questo settore. Ad esempio, giganti come Nvidia, Meta, Microsoft e Google sono alcune delle società leader nella ricerca e sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale. ChatGPT, in cui la stessa Microsoft ha investito oltre $10 miliardi, è un esempio di come l’AI stia cambiando la nostra vita quotidiana: questo modello è in grado di generare risposte “umane” a domande in modo automatico, dimostrando la crescente capacità dell’AI di imitare il comportamento umano. L’AI può essere utilizzate in molti ambiti per migliorare la produttività: vi sono già numerose applicazioni in ambito finanziario, medico, industriale e non solo che stanno attraendo sempre più interesse proprio per l’aumento di produttività. Pensiamo all’AI per la creazione di immagini: come evidenziato nel report, se una persona impiega mediamente 5 ore per realizzare un’immagine in computer grafica ad un costo potenziale di $150, un’AI sviluppata può creare un’immagine, talvolta realistica e precisamente corrispondente a quanto richiesto, in meno di un minuto e con un costo prossimo allo zero. Secondo le ricerche di Ark, i costi di training dell’AI sono in una netta traiettoria discendente: Ark prevede infatti che i costi scenderanno del 70% annuo fino al 2030. Nel “Big Ideas” del 2022, la stima era del 60%, ma la riduzione reale è stata ancora maggiore.
Questa riduzione è davvero incredibile: basta pensare che il costo del training di un modello equivalente a ChatGPT è sceso da $4,60 milioni del 2020 a circa $450.000 nel 2022. Non solo i costi sono in diminuzione, ma l’effetto benefico potenziale per la produttività è davvero sbalorditivo. Ark ritiene che l’AI potrà incrementare la produttività globale degli knowledge workers di 4 volte entro il 2030. Un caso estremo sono gli sviluppatori: Ark stima, infatti, che l’utilizzo dell’AI migliorerà di 10 volte la produttività dei software engineer entro il 2030.
Criptovalute e Bitcoin: Ark sostiene che, nonostante il crollo da $1.500 miliardi nelle criptovalute dovuto all’innalzamento dei tassi di interesse, al conseguente mutamento delle preferenze degli investitori e alle vicende Terra, FTX e Three Arrows Capital, esse abbiano un enorme potenziale nella “rivoluzione monetaria, finanziaria e di internet” che Ark aveva già sottolineato in precedenza. Nei prossimi 10 anni, secondo la società di Chathie Wood, la capitalizzazione delle cripto raggiungerà i $20.000 miliardi (e ciò significa che, se Bitcoin dovesse mantenere la sua quota nel mercato cripto di poco più del 42%, avremmo un prezzo per singolo Bitcoin di più di $400.000).
Uno dei fattori “bullish” per Bitcoin secondo la società di Cathie Wood è l’elevata presenza di Long-Term Holders di Bitcoin. A fine 2022, i Long Term Holders (ossia coloro che detengono bitcoin che non sono stati scambiati per almeno 155 giorni) rappresentavano oltre il 70% di tutte le monete in circolazione.
Un altro fattore potenzialmente positivo secondo Ark è la “validazione” delle criptovalute da parte di molti investitori istituzionali. Nonostante molti ancora contrari, numerose istituzioni stanno spingendo per una maggiore adozione e investimenti in cripto. Ark ha evidenziato l’esempio di BlackRock (che ha creato una partnership con Coinbase Prime per dare accesso diretto alle criptovalute agli investitori istituzionali nel giugno 2022) e di Fidelity (enorme società di investimenti che nel novembre 2022 ha messo a disposizione dei suoi investitori il trading e la custodia di criptovalute).
A che prezzo arriverà Bitcoin?
Naturalmente si tratta di una domanda molto difficile, e rispondere esattamente non è possibile. Per questo motivo, anche la previsione dell’intrepida Cathie Wood è rappresentata da un range molto ampio. Secondo Ark, infatti, Bitcon raggiungerà potenzialmente un prezzo compreso tra circa $250.000 e $1,50 milioni. Ark ha diviso il valore a seconda del tasso di penetrazione dei diversi Use Case di Bitcoin (come, ad esempio, investimento istituzionale o valuta nelle economie emergenti) in relazione al TAM (Total Addressable Market) di riferimento.
Smart Contract Networks: gli smart contract sono una delle più recenti innovazioni nell’ambito delle tecnologie blockchain. Questi contratti digitali automatizzati sono progettati per eseguire automaticamente le condizioni previste senza la necessità di intermediari terzi. Gli smart contract network utilizzano infatti la blockchain per garantire sicurezza, trasparenza e immutabilità delle transazioni effettuate sulla rete. Gli smart contract sono programmati per eseguire azioni basate su eventi predefiniti, come il rilascio di un pagamento quando una condizione specifica (predeterminata) è soddisfatta. Ciò significa che le parti coinvolte possono interagire direttamente tra loro senza bisogno di un intermediario, rendendo più efficienti e sicure molte transazioni commerciali. Ad esempio, un contratto intelligente potrebbe essere utilizzato per automatizzare un’asta online, garantendo che il vincitore sia selezionato in modo equo e trasparente. Inoltre, gli smart contract network possono essere utilizzati per gestire supply chain, contratti immobiliari, assicurazioni e molto altro. Secondo le ricerche di Ark, le app decentralizzate basate sugli smart contracts genereranno un fatturato globale annuo di $450 miliardi nel 2030, con un valore di mercato stimato in più di $5.000 miliardi. Il valore degli asset finanziari globali, sempre secondo la societàd Cathie Wood, sarà di circa $1.000 migliaia di miliardi nei prossimi 10 anni, e una percentuale non irrilevante di questi (5%) sarà rappresentato proprio da asset connessi a tecnologie smart contracts (“Tokenized Assets”).
Precision Therapies: al contrario delle terapie “tradizionali”, le “terapie di precisione” (Precision Therapies) si occupano di curare le cause intrinseche delle malattie, non i sintomi di esse. Queste terapie utilizzano tecnologie avanzate per identificare e trattare in modo mirato le malattie a livello molecolare. Ciò significa che i medici possono personalizzare il trattamento per ogni paziente in base alle sue specifiche caratteristiche genetiche, molecolari e biologiche. Naturalmente, si tratta di un’evoluzione ancora in corso di sviluppo, ma precisione di tali terapie rappresenta di sicuro un cambiamento significativo rispetto alla “tradizionale” concezione di trattare le malattie in modo generalizzato, che spesso porta a trattamenti inefficaci o addirittura dannosi per molti pazienti. Questo approccio innovativo consente di ottenere risultati più efficaci e di ridurre gli effetti collaterali indesiderati. Inoltre, le precision therapies offrono nuove opportunità per trattare malattie che finora erano considerate incurabili o che richiedevano terapie estremamente aggressive. Ad esempio, grazie a queste terapie è possibile sviluppare farmaci personalizzati per trattare il cancro, che possono mirare direttamente alle cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane circostanti.
Una delle tecnologie più promettenti, divenuta nota al grande pubblico con la pandemia, è quella dell’editing con RNA, che, secondo Ark, ha raggiunto già i 7.000 brevetti depositati in tutto il mondo. Nel 2010, i brevetti erano meno di 2.000. Un aspetto importante delle terapie basate su RNA è che il loro sviluppo richiede mediamente meno tempo (e meno risorse) dei metodi “tradizionali”.
Secondo Ark, l’Enterprìse Value (EV, una misura del valore di mercato che tiene in considerazione anche i valori di bilancio di una società) delle aziende impegnate in ambito Precision Therapies crescerà ad un ritmo (CAGR) del 29% annualizzato dal 2022 al 2030, raggiungendo un valore di mercato di $3.000 miliardi, in fortissima ascesa dai $500 miliardi attuali. Come si vede nel grafico, la società di ricerca di Cathie Wood prevede una netta crescita nei trial medici in ambito gene-editing (fortemente connessi alle precision therapies) e delle potenziali approvazioni di tali terapie nei prossimi anni.
Autonomus Logistics: l’automazione in ambito logistico è una rivoluzione nel modo in cui la supply chain viene gestita. Si tratta di sistemi che utilizzano tecnologie avanzate, come robot o droni, per automatizzare il trasporto e la gestione dei prodotti. L’automazione in ambito logistico riduce l’impatto umano sulla supply chain e offre una maggiore efficienza e precisione nella gestione delle attività logistiche. L’Autonomous Logistics utilizza dunque una combinazione di intelligenza artificiale, robotica e tecnologie IoT per ottenere una supply chain altamente automatizzata. Ad esempio, i robot possono essere utilizzati per la movimentazione dei beni all’interno di un magazzino o per la consegna a domicilio, mentre l’AI può essere utilizzata per ottimizzare i percorsi di trasporto e gestire l’inventario in tempo reale.
Inoltre, l’Autonomous Logistics offre una maggiore trasparenza e tracciabilità della supply chain, poiché tutte le attività sono registrate e monitorate in tempo reale. Ad oggi, vari giganti della logistica globale come Amazon, Maersk o Walmart stanno utilizzando pesantemente tecnologie di automazione per la loro catena del valore, ma il valore attuale di questo settore è ancora bassissimo rispetto alle sue possibilità future.
Secondo le proiezioni di Ark, i ricavi dell’ambito Autonomous Logistics, che sono oggi virtualmente pari a zero, raggiungeranno un valore di $1.000-$2.000 miliardi annui entro il 2030, con il costo unitario delle spedizioni che raggiungerà una fascia compresa tra $0,20 e $10.
Un settore che potrebbe vedere una vera rivoluzione grazie a queste tecnologie è quello della spesa per cibo e beni di prima necessità. Come si vede nel grafico, solo il 6% della spesa globale avviene ora con canali e-commerce; quindi, c’è ancora moltissimo spazio per crescere. Unita alle potenzialità della logistica automatizzata, la spesa online potrà essere una vera rivoluzione nei prossimi anni.
Una tematica legata all’automazione in ambito logistico è quella dei veicoli elettrici, altro protagonista del “Big Ideas 2023”. Il ritmo di crescita del mercato degli EV, come sappiamo, è impressionante: sono sempre di più le auto elettriche che si vedono sulle nostre strade. Nel grafico, che fa riferimento soltanto al mercato statunitense, si può vedere l’incredibile crescita del numero di EV disponibili, che è stata trainata da Tesla (società in cui, come abbiamo visto, Ark ha investito pesantemente).
Fonti:
- Ark Invest
- Yahoo Finance
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Leggi l'articoloNota bene: lo scopo dell’articolo è esclusivamente didattico ed esso non deve intendersi come la promozione di un particolare investimento. Tutti i marchi citati sono dei relativi proprietari.