Il mercato dell’arte: un’asset class alternativa
Il mercato delle opere d’arte ha affrontato negli ultimi tre anni numerose sfide rappresentate principalmente dal diffondersi della pandemia, dall’esplosione del commercio online, dall’inflazione e dal conseguente aumento dei tassi di interesse, e dal nascere di nuove applicazioni artistiche, guidate dal progresso tecnologico e dalla blockchain. Si intende, in tal caso, la rapida ascesa e il recente declino degli NFT (Non-Fungible-Token). A ciò si aggiunge l’inasprirsi dell’incertezza in merito al futuro dell’economia globale. Come le asset class tradizionali (azioni e bond), anche il prezzo delle opere d’arte può essere influenzato dagli eventi macroeconomici. Tuttavia, trattandosi di un’asset class Alternativa, come il real estate, l’arte può riscontrare delle oscillazioni decorrelate dai listini azionari e obbligazionari. Per questo motivo, possono rappresentare per gli investitori una buona opportunità per diversificare ulteriormente i propri portafogli, diminuendo la volatilità e quindi il rischio. L’arte ha ovviamente dei limiti, in termini soprattutto di illiquidità e di accessibilità.