Investimenti

Investire nel lungo termine: sette consigli di JP Morgan Asset Management

30 gennaio 2023

Investire nel lungo termine è una strategia finanziaria che può avere molteplici vantaggi, soprattutto per i giovani, ma anche per gli adulti. In primo luogo, iniziare ad investire presto permette di sfruttare il tempo a proprio vantaggio e di accumulare un patrimonio nel corso degli anni. Il compounding effect, ovvero l’effetto moltiplicatore del rendimento che si ottiene grazie alla capitalizzazione composta, fa sì che l’investimento cresca nel tempo in modo esponenziale.

Inoltre, investire nel lungo termine aiuta a superare le fluttuazioni del mercato e a ridurre il rischio di perdite significative che possono essere causate dalle emozioni di breve periodo. I giovani, in particolare, hanno molto tempo davanti a loro per recuperare eventuali perdite e per godere dei frutti dei loro investimenti in futuro. L’asset class che nel lungo termine ha storicamente generato il rendimento maggiore, come sappiamo, sono le azioni. Ad esempio, il famoso indice S&P 500, che raccoglie le 500 aziende con capitalizzazione di mercato (free-float) più elevata negli Stati Uniti, ha ottenuto un rendimento annuo del 10% nell’ultimo secolo, mentre l’MSCI World, che raccoglie oltre 1.500 società da 23 Paesi sviluppati, ha generato un rendimento dell’8% circa dal 1987 a inizio 2023. Tuttavia, questi rendimenti straordinari hanno comportato anche un’elevata volatilità dei movimenti di prezzo, che hanno messo a dura prova la resistenza finanziaria (e psicologica) di tutti gli investitori individuali nel lungo periodo. Avere però un orizzonte temporale ampio può aiutare molto a prendere decisioni consapevoli e a non dimenticarsi dei propri obiettivi. Investire nel lungo termine consente di realizzare i propri obiettivi finanziari più importanti, come l’integrazione previdenziale, l’acquisto di una casa, il mantenimento dei figli o la costruzione di un patrimonio per la famiglia.

Dunque, investire nel lungo termine è importante per i giovani poiché permette di accumulare ricchezza, ridurre il rischio e realizzare i propri obiettivi finanziari a lungo termine. In questo articolo vediamo alcuni principi chiave da tenere a mente per l’investimento nel lungo periodo secondo il ramo asset management della banca di investimento statunitense JP Morgan.

  • Considera la durata media della vita: il tempo che abbiamo da vivere, grazie soprattutto al miglioramento della qualità della vita e all’innovazione in campo farmaceutico, si sta allungando molto. Ad esempio, in Italia l’aspettativa di vita media nel 2020, nonostante il COVID-19, era pari a poco più di 82 anni, con un tempo maggiore per le donne e minore per gli uomini. Prendiamo una coppia di 65 anni di età: secondo i calcoli del principale istituto di statistica nel Regno Unito, c’è il 92% di possibilità che almeno uno dei due partner sopravviva oltre gli 80 anni, e il 51% che almeno uno dei due arrivi a 90 anni. Questo significa che è fondamentale creare un piano di investimento che tenga conto di tutto il tempo che si ha a disposizione.

 

  • Attenzione alla liquidità e all’inflazione: nel 2021 e 2022 l’inflazione, come sappiamo, è tornata al centro delle cronache economiche e finanziarie dopo circa 20 anni di assenza, almeno nei Paesi sviluppati. Dunque, la liquidità detenuta nel conto corrente o nel portafoglio ha perso il suo valore reale. Stando ai dati definitivi dell’ISTAT per dicembre 2022, l’inflazione in Italia su base annua era pari all’11,60%: un dato davvero incredibile se si pensa che il target per l’Unione Europea della BCE nel medio termine è quello di mantenere l’inflazione intorno al 2%. Nel lungo termine, l’inflazione è una vera e propria “tassa occulta” e può essere un forte danno per gli investimenti, andando ad erodere senza se e senza ma il valore dei propri soldi. immaginiamo di avere €80.000 da parte: con un tasso annuo di inflazione medio del 2,50%, il valore reale di questa liquidità si ridurrebbe fino a circa €63.000 dopo 10 anni. Se l’inflazione fosse invece pari al 5%, il valore reale scenderebbe fino a €50.000. Investire in strumenti finanziari come azioni, materie prime (come oro e altri metalli preziosi) e obbligazioni è quindi molto importante per i giovani perché permette di proteggere il proprio potere d’acquisto dall’inflazione. Le azioni, ad esempio, tendono a dare un rendimento più elevato dell’inflazione, il che significa che i loro investitori possono mantenere il proprio potere d’acquisto nel tempo. Allo stesso modo, l’oro è stato storicamente un hedge contro l’inflazione e le obbligazioni sono considerate uno strumento sicuro per proteggere il proprio denaro dall’aumento dei prezzi. Dunque, per i giovani investitori è importante prestare attenzione all’inflazione e investire in strumenti finanziari che offrono, nel lungo periodo, la possibilità di proteggere il proprio potere d’acquisto nel tempo.
  • Inizia presto e reinvesti i profitti: esiste un “eterno” dibattito che vede opporsi i sostenitori delle rendite passive (cedole e dividendi) rispetto a chi sostiene che i dividendi e le cedole vadano reinvestiti, per meglio sfruttare l’interesse composto. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo: infatti, è necessario analizzare la situazione patrimoniale e finanziaria di ognuno per determinare quale sia la scelta migliore. In ogni caso, i vantaggi del reinvestimento sono evidenti. Secondo JP Morgan, una persona che inizia ad investire $5.000 ogni anno a partire dai 25 anni e sceglie di reinvestire gli utili potrà arrivare ad un patrimonio di oltre $640.000 a 65 anni. Al contrario, una persona di 35 anni che investe annualmente la stessa somma ma senza reinvestire i dividendi arriverà a “soli” $250.000 quando avrà 65 anni. Naturalmente questo è solo un esempio. I dividendi e le cedole possono infatti essere reinvestiti anche ad un tasso di crescita negativo, che naturalmente non è conveniente. Pensiamo al 2022, anno da dimenticare per le azioni: chi ha reinvestito i dividendi ricevuti nel 2021 avrà probabilmente subito una perdita. Reinvestire o meno i profitti rimane dunque una questione aperta, ma c’è un fatto certo: iniziare presto potrà sicuramente darti un vantaggio nel lungo periodo, grazie alla tendenza dei mercati a crescere insieme all’economia globale.
  • Considera il rapporto tra rischio e rendimento: si tratta di un concetto semplice ma spesso sottovalutato dagli investitori individuali. Ogni investitore dovrebbe quantificare con precisione il rischio che può sopportare in termini di volatilità e drawdown (ribassi) e costruire un portafoglio che si adatta alle proprie esigenze. L’asset class più adatta per generare rendimenti elevati nel lungo periodo, come detto, sono le azioni. Tuttavia, le azioni subiscono mediamente ribassi importanti ogni anno, che possono portare ad oscillazioni marcate del proprio portafoglio. Dalla crisi finanziaria del 2007-2008, ad esempio, l’S&P 500 ha subito numerosi ribassi nonostante il periodo di bull market, come si può vedere nel grafico:
  • Accetta la volatilità: accettare la volatilità del proprio portafoglio è una parte importante dell’investimento a lungo termine, soprattutto per i giovani. La volatilità è la variazione del valore di un investimento in un dato periodo di tempo, e può essere scoraggiante per gli investitori inesperti o alle prime armi. Tuttavia, la volatilità è un fenomeno del tutto normale nel mondo degli investimenti e può essere gestita adeguatamente. I mercati finanziari sono in continua evoluzione e che la volatilità è un fattore inevitabile. I giovani investitori hanno però il vantaggio del tempo dalla loro parte e possono utilizzare la volatilità a proprio vantaggio. Accettare la volatilità del proprio portafoglio è importante per i giovani investitori perché è un fenomeno inevitabile nel mondo degli investimenti. I movimenti di prezzo di azioni, obbligazioni e delle altre asset class, in ogni caso, possono essere inaspettati anche per gli investitori più esperti e possono rappresentare un ostacolo per i propri obiettivi di lungo termine. Tuttavia, è importate restare fedeli al proprio piano finanziario, tenendo a mente che la volatilità è un fattore normale nei mercati. Anzi, la volatilità può portare grossi vantaggi: come spesso sottolineato da Charlie Munger e Warren Buffett, leggendari investitori di Berkshire Hathaway, infatti, la volatilità permette di utilizzare i ribassi di mercato per acquistare ancora, seguendo i propri obiettivi di lungo periodo senza farsi influenzare dalle emozioni.
  • Evita di fare “market-timing”: Il market timing, ovvero la capacità di prevedere i movimenti del mercato finanziario nel breve-medio termine, è un’abilità che molti investitori, soprattutto giovani, cercano di acquisire. Tuttavia, questo tipo di approccio può essere pericoloso e poco efficace: invece di concentrarsi sul market timing, gli investitori, soprattutto giovani, dovrebbero concentrarsi sulla costruzione di un futuro finanziario solido con un Piano di Accumulo Capitale (PAC). Un PAC è un programma di investimento a lungo termine che prevede una distribuzione regolare di denaro in strumenti finanziari come azioni, fondi comuni di investimento o obbligazioni. Il vantaggio di un PAC è che permette di investire in modo regolare e costante, evitando il rischio di investire tutto il proprio denaro in un momento “sbagliato” del mercato. È molto più importante concentrarsi sulla costruzione di un PAC che permetta di investire in modo regolare e diversificato, evitando il rischio di investimento e costruendo un futuro finanziario solido, piuttosto che cimentarsi in operazioni di breve termine, che spesso hanno anche carattere speculativo. Come si vede nello schema elaborato da JP Morgan, l’incertezza sui rendimenti per un portafoglio 50:50 azioni e obbligazioni si riduce molto all’aumentare dell’orizzonte temporale.
  • Diversifica il tuo portafoglio: anche se non è possibile eliminare la volatilità e l’incertezza, è possibile limitare questi fenomeni per il proprio portafoglio grazie alla diversificazione. La diversificazione del portafoglio è uno dei modi più efficaci per limitare la volatilità e l’incertezza. Numerosi studi hanno dimostrato che la diversificazione del portafoglio è uno dei fattori più importanti per aumentare i rendimenti e ridurre il rischio nel lungo periodo. La diversificazione del portafoglio significa investire in diversi tipi di strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni societarie e governative e materie prime, in modo che il rendimento del portafoglio non sia dipendente da un solo tipo di investimento. Il portafoglio “perfetto”, secondo il leggendario investitore Ray Dalio, è composto da “una quindicina di asset di qualità che presentano rendimenti non correlati tra loro”. Questo riduce il rischio di una flessione del mercato in un particolare settore o di una particolare economia.

In conclusione, per un giovane è fondamentale iniziare ad investire quanto prima in un portafoglio che tenga conto delle esigenze reali in maniera bilanciata e che sappia trovare il giusto equilibrio tra rendimento atteso e rischio che si è disposti a sopportare. Il mercato azionario rappresenta di sicuro la soluzione migliore, ma è necessario creare un portafoglio diversificato che possa reggere ai periodi di incertezza finanziaria per raggiungere i propri obiettivi di lungo periodo. Bisogna per questo creare un piano finanziario responsabile con investimenti periodici in modo da sfruttare fin da subito il vantaggio temporale e l’interesse composto.

Fonti:

  • AndCo Consulting
  • ISTAT
  • JP Morgan Asset Management
  • ONS
  • Reuters
  • Yahoo Finance

Gli articoli più recenti:

Nota bene: lo scopo dell’articolo è esclusivamente didattico ed esso non deve intendersi come la promozione di un particolare investimento. Tutti i marchi citati sono dei relativi proprietari.